La giornata del RISPETTO
Incontro online del 20 Gennaio 2025
“Le persone che rispettano gli altri, sono a loro volta rispettate.” (Monaco Buddista)
Marco Mancuso è un ragazzo di 22 anni che oltre a frequentare l’università è consigliere comunale della sua città, e proprio durante un consiglio ha raccontato di essere stato ad un passo dal suicidio. Il video di quel raccondo è diventato virale grazie ai social, e, per questo, nell’intervista di di Luca Pagliari, Marco affronta l’importanza dei social e di come questi hanno fatto si che la sua storia diventasse la storia di tutti.
-Il rispetto online è più difficile perché manca il rapporto umano e perché ogni parola detta sui social ha un peso. Dice Marco.
I social media hanno il compito di informare le giovani generazioni utilizzando il loro linguaggio.
Il consiglio della poliziotta psicologa Federica Bensi, è quello di conoscere il mondo dei ragazzi e cercare di somigliare più a loro, non di imitarlo.
Il messaggio che trasmettono i social, dice il comandante della polizia Giovanni Camardo, è potente ed arriva a tutti. Il problema è che gli adulti, non sono in grado di essere una guida per questi giovani, perché non sono a conoscenza della tecnologia e degli strumenti.
-Quando hai 16 anni quello che cerchi è l’accettazione degli altri ed io- Continua Marco nella sua intervista -cercavo il rispetto e la stima dei miei compagni di classe, che invece facevano pesarmi sempre di più la mia diversità rispetto ad un sedicenne medio come loro.
Io venivo escluso praticamente da tutto e da tutti tanto che i social media erano il mio rifugio-
MANCANZA ACCETTAZIONE
ISOLAMENTO
ESCLUSIONE
SENTIRSI RIDICOLIZZATO
Sono purtroppo casi molto frequenti:
i social ti avvicinano a chi è dall’altra parte del mondo, ma ti allontanano dal tuo vicino di banco!
Siamo alla parte più dolorosa della storia di Marco, è una giornatanuvolosa, Marco non è andato in gita ed è seduto sul cornicione della finestra della sua camera: vuole buttarsi giù.
Fortunatamente la mamma, rientrata prima dal lavoro, lo afferra per i capelli lo tira dentro e gli salva la vita.
Marco è riuscito, dopo un percorso psicologico, a ritrovare rispetto per se stesso e per gli altri, aiutando in maniera concreta i ragazzi che si sentono come si è sentito lui.
Luca chiede a Marco:- Cosa ti senti dire?
Lui risponde:- Non sono da soli quei ragazzi che possono vivere un momento come il mio. La solitudine va sempre COMBATTUTA.
Cuoriconnessi, nato in collaborazione con la polizia di stato è un progetto concreto e questa concretezza va trasmessa ai ragazzi nel guardare chi hanno vicini per aiutarlo.
Aiutare aumenta la propria autostima, stare insieme è la medicina migliore rispetto a questo malessere ADOLESCENZIALE.
Viola 1D