Martedì 19 novembre, le classi 3^C, 3^D e 3^E hanno visitato, a Casal di Principe, la casa di don Giuseppe Diana, un luogo simbolo della lotta contro la camorra. L’ex residenza del boss, Michele Zagaria, poi confiscata dallo Stato e destinata a diventare un centro di promozione
sociale, è oggi un monito contro le mafie e un’ispirazione per le nuove generazioni.
Don Peppe Diana, parroco di Casal di Principe, fu ucciso nel 1994 perché si opponeva con
coraggio alla criminalità organizzata. La sua vita fu dedicata a offrire ai giovani alternative
alla camorra, attraverso lo sport, la cultura e la formazione. La casa che oggi porta il suo
nome è un luogo di memoria, ma anche un centro vivo e pulsante, dove si organizzano
attività per i ragazzi e si promuovono i valori della legalità.
La visita alla casa di don Diana ha offerto agli studenti l’opportunità di riflettere su temi
importanti come la legalità, la giustizia e la partecipazione attiva alla vita della comunità.
Anche se Don Diana ha perso la vita, il valore dei suoi insegnamenti resisterà nel tempo.
L’anima profonda di Don Diana e il suo costante impegno volto al bene si possono racchiudere in due citazioni:
La prima è la seguente:
“Il nostro impegno profetico di denuncia non deve e non può venire meno. Dio ci chiama ad essere profeti.”
La frase esprime l’idea che i credenti sono chiamati a un impegno attivo e coraggioso nella denuncia delle ingiustizie e dei mali nel mondo. Richiama il ruolo profetico, inteso come una missione di verità e giustizia, in cui non si può restare in silenzio di fronte alle ingiustizie.
Essere profeti significa agire e parlare contro le disuguaglianze, ispirati dalla chiamata divina
a portare un messaggio di cambiamento e speranza.
La seconda, dotata di altrettanta intensità, è:
“Non c’è bisogno di essere eroi, basterebbe ritrovare il coraggio di non aver paura, il
coraggio di fare delle scelte, di denunciare.”
Questa frase suggerisce che non è necessario essere “eroi” straordinari per fare la differenza.
Ciò che conta, invece, è avere il coraggio di affrontare la paura e di prendere decisioni
difficili, anche se impopolari o rischiose. Denunciare ingiustizie e fare scelte difficili richiede una forma di coraggio che non è legata alla forza fisica o alla grandiosità, ma alla capacità di agire con integrità e responsabilità, anche di fronte alle difficoltà o alle conseguenze negative.
Il messaggio è che anche gesti semplici, ma coraggiosi, possono avere un grande impatto
nella società e che la criminalità si può combattere insieme attraverso iniziative e gesti
quotidiani di speranza e giustizia.
scritto da Samuele, Sara, Santiago, Omar, Alessandro
pubblicato online da Samuele