Recensione del libro: “Rubare Sogni Al Cielo”

Questo libro parla di come tre ragazzi passano gli ultimi 31 giorni prima della fine del mondo, prevista per l’anno 1999, cioè il Millennium Bug.

La storia si svolge a Sacchetta di Borgo Ferraro, dove questi ragazzi stanno trascorrendo un periodo brutto:

-Per Livia, ragazzina appena 11enne, la scuola media non era iniziata molto bene: aveva litigato con la sua migliore amica Anna, e ora non si parlavano più. Suo nonno Anteo, il suo caro nonno, aveva una malattia… Sapeva già tutto ma non ci voleva pensare, perché parlarne lo rendeva un po’ più vero e un po’ più reale. Vicino a lei. Si era completamente chiusa e non ne poteva parlare con nessuno. Si sentiva sola.

-Damiano era un ragazzo 18enne che amava giocare a calcio con i suoi cari compagni di squadra. Gli piaceva allenarsi fino allo sfinimento, andare alle feste, partecipare alle partite e vincere… ma dopo quel grave incidente, un vero e proprio cataclisma, queste cose non era più capace di farle. Ora era bloccato su quella sedia a rotelle e odiava essere in quello stato: odiava quando i suoi compagni lo guardavano con quegli sguardi e sorrisi compassionevoli, odiava come i suoi genitori parlavano di lui, come se non esistesse. Non era più quello di una volta, lo sapeva, ma non riusciva ad ammetterlo a se stesso.

-Regina, ragazza 16enne con bei voti a scuola, anche lei stava passando un periodo difficile: dopo che i genitori avevano divorziato, sua madre continuava a soffrire di depressione. Diventava l’Altra Madre, come diceva lei. Al padre non importava più niente di loro: aveva trovato un’altra donna e si voleva trasferire con lei. Regina non sapeva più che fare. Si sentiva abbandonata e sola.

A tutte e tre sembrava che la fine del mondo fosse già arrivata, ma… per ogni fine c’è un inizio.

Livia, grazie al nonno, è riuscita a fare pace con Anna, e insieme al nonno ha scritto un libro sulla fine del mondo: “Non servono né armi né magie per fermare la Grande Fine. Serve soltanto tenersi saldi ai propri sogni. Sentirli veri. Vivi”.

Damiano ha conosciuto Regina ad una festa dell’amico. Si sentiva bene quando stava con lei, perché lo ammirava per quello che è. Anche a Regina piaceva stare con lui. Non era amore, no, ma era l’inizio di un’amicizia che li avrebbe aiutati a superare i loro problemi attraverso il dialogo e l’appoggio reciproco. Damiano, finalmente, era riuscito ad accettare la verità e a lasciarsi tutto alle spalle per ricominciare a vivere. Regina era riuscita a convincere la mamma a non lasciare che il padre interferisse con la sua vita. Il libro finisce con tutti che guardano i fuochi d’artificio e il nonno dal balcone della casa che diceva alla sua Ida: “Sto per tornare da te”. Si, sapeva che fra non molto sarebbe tornata con lei ma, come, aggiunse: “Ho così tante cose da raccontarti: una vita intera, piena di quei sogni che ho rubato al cielo”.

Il libro mi è piaciuto tantissimo e lo consiglierei perché secondo me insegna molte cose e fa riflettere sulla vita. L’ho trovato in libreria e appena l’ho visto me ne sono innamorata. L’ho letto e finito in pochissimo tempo perché mi è piaciuto proprio tanto. Infatti l’ho riletto altre tre volte. I temi principali sono: il potere dell’amicizia, la speranza, di vita e di morte, di fine e di inizio. L’idea di mettere un titolo fantasioso e particolare ad ogni inizio capitolo è una delle cose che mi sono piaciute di più. Per esempio, “La ragazza che rifletteva il buio”, “La ragazza che annegava nell’aria”, “Il ragazzo che fuggiva dal futuro” oppure “La bambina che inseguiva le luci”…

Onestamente, ho trovato più interessanti le storie di Damiano e di Regina rispetto a quella di Livia. Il libro comunque è veramente stupendo e consiglio a tutti di leggerlo!

Cit. preferite: “Nell’arco di una vita, la fine arriva molte volte così come ogni inizio, e allora non resta che tenersi stretti ai proprio sogni, o imparare a scovarli nel grigio che ci circonda, o rubarli al cielo”;

“Coloro che amiamo e che abbiamo perduto non sono più dove erano, ma ovunque noi siamo”.

Recensione di Gioia

pubblicato online dalla redazione

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